Ok ok, ricominciamo dall’inizio!
Le presentazioni innanzi tutto: io sono Annalisa, sono di Milano e sono ad Atene da novembre; Philippe e’ greco-francese e vive qui.
Questo blog fatto a 4 mani nasce per due motivi: il primo, che intuitkeae dal format del nostro blog, e’ quello di dare visibilita’ alla casa che affitteremo a partire da questa stagione estiva, ossia My Greek Villa. Il secondo e forse piu’ importante motivo, e’ che vogliamo raccontare quest’isola bellissima a tutti coloro che fino ad oggi non hanno avuto la fortuna di passarci una vacanza, o a coloro che la stanno progettando e vogliono avere maggiori informazioni, o a coloro che gia’ la frequentano e che non disdegnano qualche dritta.
Perche’?
Perche’ Kea (o Tzia) e’ un’isola meravigliosa, per nulla rovinata dal turismo di massa, come purtroppo e’ accaduto in altri luoghi delle Cicladi, che conserva il sapore della Grecia vera e un che di selvaggio... e quindi, a volte, bisogna saper cercare.
Avete gia’ capito che Philippe, che vive a Kea 3 giorni a settimana da quando aveva 2 mesi, sara’ colui che vi dara’ tutte le info piu’ “tecniche” sull’isola, su come raggiungere le sue spiagge e i luoghi che via via visiteremo (sara’ la vostra guida personale! ). Io, invece, nonostante passi qui tutto il mio tempo libero da ormai 7 anni, vi raccontero’ l’isola attraverso gli occhi del “turista”. Perche’ la magia di Kea e’ proprio questa: c’e’ sempre qualcosa di nuovo che stupisce!
Ricominciamo dal mare quindi!
Lo scorso weekend, finalmente, la bella stagione si e’ fatta sentire e quindi non potevamo non salire in macchina e andare in spiaggia! Ovviamente, per inaugurare la stagione, io ho voluto visitare una spiaggia “nuova” e la scelta e’ caduto appunto su Schinos.
La stada che abbiamo percorso per raggiungerla e’ bellissima, non potete immaginare il profumo del timo selvatico nell’aria e il violetto dei suoi piccoli fiori!
Vi diro’ la verita’, giunta in spiaggia i resti del vecchio allevamento di pesci si fanno notare, ma giusto il tempo di sistemare ombrellone e asciugamano nella parte destra, sabbiosa e sgombra, e ce ne si dimentica in fretta.
Ho passato la giornata su quella sedia che vedete nella prima fotografia a contemplare il colore del mare in perfetta solitudine, senza rumori o altri intorno a me.
Che godimento starsene con i piedi a mollo mangiado pomodorini cigliegini dolcissimi e pane croccante comprato al forno!
Il massimo sforzo e’ stato passeggiare e raccogliere conchiglie (sono stata brava, ve ne ho lasciate un sacco!).
Ce ne siamo andati alle otto di sera, felici e abbronzati, per goderci il tramonto a Vourkari.
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